Un grande giorno di niente
Durante il fuori salone del Bologna Children's Book Fair sono capitata nella bakery/ bookshop/ illustration gallery Zoo. Tra i vari oggetti, tutti bellissimi, erano esposti diversi libri, tra cui quelli di Beatrice Alemagna che, quella sera era presente per firmarli. Dopo un po' di indecisione sono uscita da Zoo con un nuovo libro e con una gran voglia di tornare in quel posto meraviglioso il prima possibile.
"Un grande giorno di niente" ci racconta una sensazione che adulti, e soprattutto bambini, sperimentano spesso.
La protagonista di questa storia sembra aver trovato un'alternativa per passare il tempo mentre la madre è impegnata a lavorare e il tempo piovoso promette solo noia, o al massimo un videogioco. Ma cosa succede se, catastrofe delle catastrofi, il videogioco, l'arma contro la tanto temuta noia, viene perso? Semplice, si scopre il vero divertimento, quello fatto di cose semplici, di incontri con animali, di dolci ricordi e salti nelle pozzanghere. Insomma, la nostra protagonista, e noi insieme a lei, arriveremo a realizzare che la noia, tutto sommato, può trasformarsi in una grande opportunità.
Beatrice Alemangna ha rilasciato una bellissima intervista a Topipittori su come è nata l'idea del libro e la usa evoluzione. Se vi interessa leggerla la potete trovare qui .
Beatrice Alemagna è per me una certezza, amo i suoi libri e il suo stile. Ha esposto a Milano, Roma, Bologna, Parigi, Monaco Tokyo. Tra i suoi libri troviamo "Il meraviglioso Cicciapelliccia", "I cinque malfatti" e "Piccolo grande Bubo".
Per tutti i bambini che devono scoprire che, spesso, dalla noia si possono imparare tante cose, osservare, inventare giochi e mondi fatti di semplicità e che ogni giorno, tali mondi e giochi, possono essere cambiati a nostro piacimento.
CONSIGLIATO: da 5 anni in su.
Edizione: Topipittori Editore, 2016.